MC Magazine
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La tromba, uno strumento legato a corpo ed emozioni

Intervista a Tiziano Codoro

Com’è iniziata la tua passione per questo strumento?

La mia passione per la tromba è iniziata in un modo abbastanza imprevisto, potremmo dire “di rimbalzo”.
Inizialmente mi iscrissi ai corsi della banda nel paese in cui abitavo con l’idea di suonare il sax, incantato dagli assoli che dominavano le canzoni pop di quegli anni. Per carenza nell’organico mi fecero prima provare la tromba e… Fu amore!
Nel mio modo di vederla di allora faceva “casino” (ero un bambino e la cosa mi affascinava moltissimo), era protagonista nelle sezioni di fiati e aveva anche molte parti da solista.

Che difficoltà hai incontrato? Cosa ti ha fatto perseverare?

Le difficoltà le ho incontrate in passato così come le incontro ogni giorno studiando.
È uno strumento strettamente legato alla fisicità e all’emotività, basta poco per rimettere in discussione cose che si davano per assodate o scontate sullo strumento stesso.
Noi cambiamo e la risposta dello strumento cambia con noi.
Con questo strumento il rapporto è fatto di emozioni contrastanti da sempre ma le soddisfazioni che mi ha regalato sia in ambito professionale/concertistico sia a livello di esperienze umane e conoscenze fatte mi arricchiscono quotidianamente, non posso far altro che perseverare!

Quali sono gli ambiti musicali in cui ti esibisci e quale musicista ti ha più influenzato?

Maggiormente lavoro nell’ambito del funk, rnb, soul e black music in generale e nel pop. I musicisti che mi hanno influenzato in un modo o nell’altro sono tantissimi ma se dovessi sceglierne alcuni tra i solisti sicuramente citerei Terence Blanchard, Roy Hargrove, Freddie Hubbard, e Fabrizio Bosso.
Tra le trombe “di sezione” Harry Kim, Wayne Bergeron, Dan Fornero e Andrea Tofanelli.
Ci sono poi un sacco di non trombettisti da cui attingo continuamente tra cui i sassofonisti Maceo Parker, Randy Breaker e Kenny Garret e mi fermo qui (ma andrei avanti ore e ore).

Tiziano Codoro

Cosa consigli ai tuoi allievi che desiderano diventare musicisti professionisti?

Il consiglio che darei sarebbe: studiate, non date nulla per scontato, siate sempre il più seri possibile negli impegni e arrivate sempre preparati affrontando ogni lavoro dandogli estrema importanza. Che sia un grande concerto o un piccolo evento avrete sempre la possibilità di imparare qualcosa, stringere nuovi rapporti, iniziare collaborazioni importanti.
L’ambiente lavorativo dei musicisti vive di questo: di incontri e condivisione.

In quanto docente, in che modo durante le tue lezioni concili la parte teorica a quella di esecuzione/suonata?

Tengo in equilibro le due parti, facendo anche emergere la teoria dalla pratica, dal suonato.
In questo modo l’attenzione e il coinvolgimento restano alti nei miei allievi.

Cosa pensi renda la tromba uno strumento speciale al quale avvicinarsi?

La tromba è uno strumento strettamente legato al corpo, al respiro e alle emozioni e per questo motivo “costringe” chi le si avvicina a fare un meraviglioso lavoro di introspezione.
Questo la rende uno strumento molto, molto speciale.

Tiziano Codoro - Tromba
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La tromba, uno strumento legato a corpo ed emozioni

Intervista a Tiziano Codoro

Com’è iniziata la tua passione per questo strumento?

La mia passione per la tromba è iniziata in un modo abbastanza imprevisto, potremmo dire “di rimbalzo”.
Inizialmente mi iscrissi ai corsi della banda nel paese in cui abitavo con l’idea di suonare il sax, incantato dagli assoli che dominavano le canzoni pop di quegli anni. Per carenza nell’organico mi fecero prima provare la tromba e… Fu amore!
Nel mio modo di vederla di allora faceva “casino” (ero un bambino e la cosa mi affascinava moltissimo), era protagonista nelle sezioni di fiati e aveva anche molte parti da solista.

Che difficoltà hai incontrato? Cosa ti ha fatto perseverare?

Le difficoltà le ho incontrate in passato così come le incontro ogni giorno studiando.
È uno strumento strettamente legato alla fisicità e all’emotività, basta poco per rimettere in discussione cose che si davano per assodate o scontate sullo strumento stesso.
Noi cambiamo e la risposta dello strumento cambia con noi.
Con questo strumento il rapporto è fatto di emozioni contrastanti da sempre ma le soddisfazioni che mi ha regalato sia in ambito professionale/concertistico sia a livello di esperienze umane e conoscenze fatte mi arricchiscono quotidianamente, non posso far altro che perseverare!

Quali sono gli ambiti musicali in cui ti esibisci e quale musicista ti ha più influenzato?

Maggiormente lavoro nell’ambito del funk, rnb, soul e black music in generale e nel pop. I musicisti che mi hanno influenzato in un modo o nell’altro sono tantissimi ma se dovessi sceglierne alcuni tra i solisti sicuramente citerei Terence Blanchard, Roy Hargrove, Freddie Hubbard, e Fabrizio Bosso.
Tra le trombe “di sezione” Harry Kim, Wayne Bergeron, Dan Fornero e Andrea Tofanelli.
Ci sono poi un sacco di non trombettisti da cui attingo continuamente tra cui i sassofonisti Maceo Parker, Randy Breaker e Kenny Garret e mi fermo qui (ma andrei avanti ore e ore).

Tiziano Codoro

Cosa consigli ai tuoi allievi che desiderano diventare musicisti professionisti?

Il consiglio che darei sarebbe: studiate, non date nulla per scontato, siate sempre il più seri possibile negli impegni e arrivate sempre preparati affrontando ogni lavoro dandogli estrema importanza. Che sia un grande concerto o un piccolo evento avrete sempre la possibilità di imparare qualcosa, stringere nuovi rapporti, iniziare collaborazioni importanti.
L’ambiente lavorativo dei musicisti vive di questo: di incontri e condivisione.

In quanto docente, in che modo durante le tue lezioni concili la parte teorica a quella di esecuzione/suonata?

Tengo in equilibro le due parti, facendo anche emergere la teoria dalla pratica, dal suonato.
In questo modo l’attenzione e il coinvolgimento restano alti nei miei allievi.

Cosa pensi renda la tromba uno strumento speciale al quale avvicinarsi?

La tromba è uno strumento strettamente legato al corpo, al respiro e alle emozioni e per questo motivo “costringe” chi le si avvicina a fare un meraviglioso lavoro di introspezione.
Questo la rende uno strumento molto, molto speciale.

Tiziano Codoro - Tromba
Tiziano Codoro

Tiziano Codoro
Insegnante di Tromba

Intraprende lo studio della tromba all’età di 9 anni con il M° Silvio Gussoni, proseguendo poi presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano seguito dal M° Andrea Giuffredi. In Italia e negli Stati Uniti, ha avuto la possibilità di approfondire e accrescere il proprio bagaglio musicale grazie all’incontro con il trombettista americano Adam Rapa.
Studia con il M° Alberto Mandarini presso il triennio di tromba Jazz presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha seguito masterclass, seminari e lezioni con: Terence Blanchard, Andrea Tofanelli, Andrea Giuffredi, Adam Rapa, Emilio Soana, Rex Richardson, Wayne Bergeron.

Tiziano Codoro

Tiziano Codoro
Insegnante di Tromba

Intraprende lo studio della tromba all’età di 9 anni con il M° Silvio Gussoni, proseguendo poi presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano seguito dal M° Andrea Giuffredi. In Italia e negli Stati Uniti, ha avuto la possibilità di approfondire e accrescere il proprio bagaglio musicale grazie all’incontro con il trombettista americano Adam Rapa.
Studia con il M° Alberto Mandarini presso il triennio di tromba Jazz presso il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Ha seguito masterclass, seminari e lezioni con: Terence Blanchard, Andrea Tofanelli, Andrea Giuffredi, Adam Rapa, Emilio Soana, Rex Richardson, Wayne Bergeron.