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Vi racconto perché ho scelto di lavorare con le Tecnologie Musicali

Articolo di Matteo Gualeni

Mi sono affacciato sul mondo della musica da molto piccolo ed il mio primo amore è stato la batteria. Ho studiato batteria per anni, fino a conseguire la laurea di primo livello al Conservatorio Luca Marenzio.

Terminato il percorso di primo livello ho dovuto scegliere la specializzazione e non ho avuto alcun dubbio: il mio desiderio più grande era quello di sentirmi libero di creare, per questo ho proseguito i miei studi entrando nel mondo della musica elettronica e del sound design.

Fin da quando ero bambino guardavo i film immaginando cosa ci fosse dietro la riproduzione dei suoni, delle colonne sonore. Mi ha sempre affascinato la vastità della musica elettronica e, crescendo, mi sono reso conto di quanto fosse ampia la sua versatilità nel mondo del lavoro.

Matteo Gualeni

Non mi sono mai pentito di questa scelta che rispecchiava in pieno il mio bisogno di libertà creativa e di stimoli, questo grazie anche a tutti i professionisti, sound designer e produttori o altre figure del settore, con cui ho avuto a che fare in questi anni e che mi hanno insegnato moltissimo mostrandomi ulteriori infinite possibilità offerte da questo mondo musicale.

Da quando ho terminato gli studi ho potuto lavorare alla co-operazione di dischi, album ed ep, cortometraggi e spot pubblicitari, tutti contesti molto differenti tra loro (che proprio grazie a queste differenze mi hanno in qualche modo costretto a mettermi costantemente in discussione per poter produrre musica adeguata ad ognuno), alcuni di essi estremamente complessi ma in ognuno ho trovato tutte le ragioni per le quali ho scelto di intraprendere questo percorso.

Matteo Gualeni

Sono state tante le soddisfazioni che ho raccolto in questi anni e sono certo che altrettante ne arriveranno ma se dovessi citarne una su tutte direi la possibilità di sentire e provare nuove sonorità: utilizzare strumenti classici per la musica elettronica oltre a strumenti più evoluti come sintetizzatori, drum machine, controller ed expander.

Tutto questo fa parte di un universo sempre in evoluzione e che sempre viene affinato e affiancato alle più grandi scoperte tecnologiche nel mondo musicale.

Quale altro lavoro concede la fortuna immensa di trovare spazio all’interno di un teatro, al cinema, sul palcoscenico o dietro la consolle di uno studio di regia o di registrazione?

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Vi racconto perché ho scelto di lavorare con le Tecnologie Musicali

Articolo di Matteo Gualeni

Mi sono affacciato sul mondo della musica da molto piccolo ed il mio primo amore è stato la batteria. Ho studiato batteria per anni, fino a conseguire la laurea di primo livello al Conservatorio Luca Marenzio.

Terminato il percorso di primo livello ho dovuto scegliere la specializzazione e non ho avuto alcun dubbio: il mio desiderio più grande era quello di sentirmi libero di creare, per questo ho proseguito i miei studi entrando nel mondo della musica elettronica e del sound design.

Fin da quando ero bambino guardavo i film immaginando cosa ci fosse dietro la riproduzione dei suoni, delle colonne sonore. Mi ha sempre affascinato la vastità della musica elettronica e, crescendo, mi sono reso conto di quanto fosse ampia la sua versatilità nel mondo del lavoro.

Matteo Gualeni

Non mi sono mai pentito di questa scelta che rispecchiava in pieno il mio bisogno di libertà creativa e di stimoli, questo grazie anche a tutti i professionisti, sound designer e produttori o altre figure del settore, con cui ho avuto a che fare in questi anni e che mi hanno insegnato moltissimo mostrandomi ulteriori infinite possibilità offerte da questo mondo musicale.

Da quando ho terminato gli studi ho potuto lavorare alla co-operazione di dischi, album ed ep, cortometraggi e spot pubblicitari, tutti contesti molto differenti tra loro (che proprio grazie a queste differenze mi hanno in qualche modo costretto a mettermi costantemente in discussione per poter produrre musica adeguata ad ognuno), alcuni di essi estremamente complessi ma in ognuno ho trovato tutte le ragioni per le quali ho scelto di intraprendere questo percorso.

Matteo Gualeni

Sono state tante le soddisfazioni che ho raccolto in questi anni e sono certo che altrettante ne arriveranno ma se dovessi citarne una su tutte direi la possibilità di sentire e provare nuove sonorità: utilizzare strumenti classici per la musica elettronica oltre a strumenti più evoluti come sintetizzatori, drum machine, controller ed expander.

Tutto questo fa parte di un universo sempre in evoluzione e che sempre viene affinato e affiancato alle più grandi scoperte tecnologiche nel mondo musicale.

Quale altro lavoro concede la fortuna immensa di trovare spazio all’interno di un teatro, al cinema, sul palcoscenico o dietro la consolle di uno studio di regia o di registrazione?

Matteo Gualeni

Matteo Gualeni
Insegnante di Batteria Jazz e Batteria Moderna, Musica Elettronica/Audio Pro (Computer Music, Tecnico del suono, Sound Interaction Design)

Inizia a studiare batteria e percussioni fin da piccolo, per poi avvicinarsi al mondo della musica jazz e conseguirne una laurea di primo livello presso il Conservatorio Luca Marenzio. Oltre agli studi del triennio di Batteria e Percussioni Jazz, ha avuto modo di studiare privatamente e in accademia con docenti come: Stefano Bagnoli, Tony Arco, Francesco D’Auria e Stefano Bertoli. Ottiene il Master di Laurea di Musica Elettronica e Sound Design, con docenti come: Giovanni Cospito, Massimo Marchi e Sylvian Sapir. Attualmente è attivo come musicista e come freelance, in arte Baransu, strettamente legato al mondo delle arti applicate e audio-visive.

Matteo Gualeni

Matteo Gualeni
Insegnante di Batteria Jazz e Batteria Moderna, Musica Elettronica/Audio Pro (Computer Music, Tecnico del suono, Sound Interaction Design)

Inizia a studiare batteria e percussioni fin da piccolo, per poi avvicinarsi al mondo della musica jazz e conseguirne una laurea di primo livello presso il Conservatorio Luca Marenzio. Oltre agli studi del triennio di Batteria e Percussioni Jazz, ha avuto modo di studiare privatamente e in accademia con docenti come: Stefano Bagnoli, Tony Arco, Francesco D’Auria e Stefano Bertoli. Ottiene il Master di Laurea di Musica Elettronica e Sound Design, con docenti come: Giovanni Cospito, Massimo Marchi e Sylvian Sapir. Attualmente è attivo come musicista e come freelance, in arte Baransu, strettamente legato al mondo delle arti applicate e audio-visive.