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Studiare musica da adulti: non è troppo tardi!

Approfondimento

Sicuramente, come abbiamo più volte affermato e documentato, ha un’enorme rilevanza investire nella formazione musicale di bambini in tenera età (a partire dai 18 mesi), ma se questo non fosse possibile perché si è in età adulta, non tiratevi indietro: non è troppo tardi. Anzi, iniziare a studiare musica a 30/40 anni equivale per molti aspetti ad iniziare a 10.

Cerchiamo di capire il perché.

A livello scientifico, in un bambino, l’apice dello sviluppo dell’orecchio avviene tra i 4 e i 6 anni. Dai 6/7 in poi iniziano a svilupparsi le capacità di coordinazione e la curva di sviluppo dell’orecchio diviene discendente, fino ad arrivare ai 10 anni. Da quel momento rimane costante.

Non c’è dunque alcuna compromissione dell’orecchio musicale e del suo sviluppo da lì in avanti.

Attenzione, non stiamo di certo dicendo che per un adulto sia tutto più semplice: un bambino ha molto più tempo a disposizione e non è sommerso dalle responsabilità e dalla frenesia tipiche di un uomo o una donna che lavorano e hanno una vita sociale complessa.

Impariamo però a vedere la situazione da una prospettiva più ampia ed inclusiva: gli adulti hanno già una padronanza organizzativa, la capacità di seguire un metodo di studio e anche un’abilità di astrazione maggiore rispetto ad un bambino.

Con questi presupposti appare ovvio che l’apprendimento di un trentenne o quarantenne sarà molto più rapido.

“Mediamente ciò che un bambino apprende nel suo primo anno di studio della musica, un adulto lo apprende in due mesi. Confermo che nella fase iniziale degli studi, l’adulto apprende molto più velocemente”, parole testuali di Marco Cenacchi, didatta da vent’anni.

A prescindere dall’età in cui si inizia a studiare musica, quali sono i presupposti ai quali affidarsi per ottimizzare l’apprendimento?

La prima cosa da curare è la presenza di musica nella propria vita.
È molto semplice: ascoltare musica tutti i giorni velocizza e stimola lo sviluppo dell’orecchio.
Se poi ci si trovasse da adulti con un background di ascolto, tutto sarebbe ancora più rapido.

In una scuola di musica come la nostra, la percentuale di uomini e donne che si avvicinano alla musica pur non essendo più bambini né adolescenti, è molto alta.

Tutti iniziano con la stessa domanda: ma non sono un po’ fuori tempo massimo?
Noi diamo sempre la stessa risposta: no, non lo sei.
Non lo siete.

Prova ne è il fatto che molti degli allievi adulti (anche partendo da zero), dopo qualche tempo si inseriscono all’interno di percorsi didattici con l’obiettivo di ottenere certificazioni e titoli di studio.

Quali sono altri “pro” dell’iniziare a studiare musica quando non si è più giovanissimi?

Lo sappiamo perfettamente che vivere in una città frenetica come Milano o, più in generale, avere un lavoro a tempo pieno con scadenze da rispettare o turni da organizzare può essere estremamente stressante. Lo studio della musica permette di crearsi una stanza solo per sé stessi, di staccare dalla propria quotidianità a volte alienante dedicandosi ad un obiettivo appagante.

Aggiungiamoci che si tratta sì di una forma di svago, ma è pur sempre uno svago che permette di sviluppare capacità come la coordinazione, l’ascolto, la disciplina e di conseguenza anche l’abilità di trovare delle soluzioni senza farsi prendere da inutili nervosismi: eseguire alcuni esercizi o brani può essere complicato e se ci si vuole arrivare, bisogna avere molta pazienza e altrettanta lucida determinazione.

Inserirsi poi in un percorso didattico più strutturato, per arrivare ad ottenere una certificazione o un titolo di studio, significa darsi piccoli obiettivi da raggiungere un passo alla volta, con costanza, nutrendo la propria motivazione un risultato dopo l’altro. Tutto questo porta inevitabilmente ad acquisire maggiore fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.

L’unica cosa che sconsigliamo se siete adulti e decidete di iniziare a studiare musica, è farvi abbattere dalla convinzione errata che vi siate svegliati tardi.

Non è così, troverete moltissime persone che, come voi, hanno deciso di assecondare quel desiderio che anche voi avete tenuto in un cassetto per anni o vi incuriosisce da qualche mese.

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Studiare musica da adulti: non è troppo tardi!

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Sicuramente, come abbiamo più volte affermato e documentato, ha un’enorme rilevanza investire nella formazione musicale di bambini in tenera età (a partire dai 18 mesi), ma se questo non fosse possibile perché si è in età adulta, non tiratevi indietro: non è troppo tardi. Anzi, iniziare a studiare musica a 30/40 anni equivale per molti aspetti ad iniziare a 10.

Cerchiamo di capire il perché.

A livello scientifico, in un bambino, l’apice dello sviluppo dell’orecchio avviene tra i 4 e i 6 anni. Dai 6/7 in poi iniziano a svilupparsi le capacità di coordinazione e la curva di sviluppo dell’orecchio diviene discendente, fino ad arrivare ai 10 anni. Da quel momento rimane costante.

Non c’è dunque alcuna compromissione dell’orecchio musicale e del suo sviluppo da lì in avanti.

Attenzione, non stiamo di certo dicendo che per un adulto sia tutto più semplice: un bambino ha molto più tempo a disposizione e non è sommerso dalle responsabilità e dalla frenesia tipiche di un uomo o una donna che lavorano e hanno una vita sociale complessa.

Impariamo però a vedere la situazione da una prospettiva più ampia ed inclusiva: gli adulti hanno già una padronanza organizzativa, la capacità di seguire un metodo di studio e anche un’abilità di astrazione maggiore rispetto ad un bambino.

Con questi presupposti appare ovvio che l’apprendimento di un trentenne o quarantenne sarà molto più rapido.

“Mediamente ciò che un bambino apprende nel suo primo anno di studio della musica, un adulto lo apprende in due mesi. Confermo che nella fase iniziale degli studi, l’adulto apprende molto più velocemente”, parole testuali di Marco Cenacchi, didatta da vent’anni.

A prescindere dall’età in cui si inizia a studiare musica, quali sono i presupposti ai quali affidarsi per ottimizzare l’apprendimento?

La prima cosa da curare è la presenza di musica nella propria vita.
È molto semplice: ascoltare musica tutti i giorni velocizza e stimola lo sviluppo dell’orecchio.
Se poi ci si trovasse da adulti con un background di ascolto, tutto sarebbe ancora più rapido.

In una scuola di musica come la nostra, la percentuale di uomini e donne che si avvicinano alla musica pur non essendo più bambini né adolescenti, è molto alta.

Tutti iniziano con la stessa domanda: ma non sono un po’ fuori tempo massimo?
Noi diamo sempre la stessa risposta: no, non lo sei.
Non lo siete.

Prova ne è il fatto che molti degli allievi adulti (anche partendo da zero), dopo qualche tempo si inseriscono all’interno di percorsi didattici con l’obiettivo di ottenere certificazioni e titoli di studio.

Quali sono altri “pro” dell’iniziare a studiare musica quando non si è più giovanissimi?

Lo sappiamo perfettamente che vivere in una città frenetica come Milano o, più in generale, avere un lavoro a tempo pieno con scadenze da rispettare o turni da organizzare può essere estremamente stressante. Lo studio della musica permette di crearsi una stanza solo per sé stessi, di staccare dalla propria quotidianità a volte alienante dedicandosi ad un obiettivo appagante.

Aggiungiamoci che si tratta sì di una forma di svago, ma è pur sempre uno svago che permette di sviluppare capacità come la coordinazione, l’ascolto, la disciplina e di conseguenza anche l’abilità di trovare delle soluzioni senza farsi prendere da inutili nervosismi: eseguire alcuni esercizi o brani può essere complicato e se ci si vuole arrivare, bisogna avere molta pazienza e altrettanta lucida determinazione.

Inserirsi poi in un percorso didattico più strutturato, per arrivare ad ottenere una certificazione o un titolo di studio, significa darsi piccoli obiettivi da raggiungere un passo alla volta, con costanza, nutrendo la propria motivazione un risultato dopo l’altro. Tutto questo porta inevitabilmente ad acquisire maggiore fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità.

L’unica cosa che sconsigliamo se siete adulti e decidete di iniziare a studiare musica, è farvi abbattere dalla convinzione errata che vi siate svegliati tardi.

Non è così, troverete moltissime persone che, come voi, hanno deciso di assecondare quel desiderio che anche voi avete tenuto in un cassetto per anni o vi incuriosisce da qualche mese.